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kaos
2 Posts |
Posted - 18 May 2006 : 21:33:06
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Salve a tutti!! innanzitutto complimenti per il forum. :)
E' da tanto tempo che posseggo questo amplificatore in cantina ma me ne sono ricordato da poco, da quando mi è venuto in mente di costruirmi "lo scherzo" Sono allora sceso in cantina, lo preso ed ho attaccato la spina. Dopo qualche secondo si è cominciato ad accendere il filamento delle anodiche....ed è li che mi sono accorto che forse avevo già fatto una cavolata!! (tipo condensatori secchi ecc....) Mi sono saltate agli occhi subito delle resistenze un po deformate attaccate all'anodo (altri 10 secondi e sai che botti...) quindi suppongo che dopo 30 anni bisogna dare una revisionata generale.... a parte le resistenze è consigliabile sostituire i condensatori?? oppure con un variac li scaldo un po per vedere come reagiscono? lo schema non lo riesco a trovare che mi consigliate? grazie per l'aiuto!!!
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ezio
  
Italia
164 Posts |
Posted - 19 May 2006 : 06:37:27
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Carissimo amico sono Ezio e cercherò di risponderre ai tuoi quesiti.Collegare al 220v un ampli dopo trentanni di fermo in cantina è stato un grave errore da non ripetere mai più.L'ampli andava alimentato tramite variac e lentamente portato a tensione nominale.Comunque ormai la frittata è fatta,direi che è consigliabile sostituire tutti i condensatori elettrolitici e le varie resistenze defunte e vedrai che il tuo G 1020a continuerà a cantare.Ti mando al tuo indirizzo e-mail lo schema e le caratteristiche tecniche del G 1020a affinche tu possa ripararlo.Riguardo la costruzione dell'ampli lo Scherzo è un ottimo progetto che ti darà molte soddisfazioni,se costruito con componenti di qualità. Se hai ancora problemi siamo a disposizione. Cordiali Saluti Ezio Di Chiaro
Ezio Di Chiaro www.geloso.net |
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kaos
2 Posts |
Posted - 19 May 2006 : 16:47:01
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Mamma mia che celerità!!!! Grazie tante!!!! Caro Ezio...e cari lettori, durante la lavorazione farò delle foto...che poi posterò, così mi darete un parere. I componenti vanno sostituiti con quelli classici commerciali o trovo qualcosa di piu professionale o adatto per questo tipo di apparecchi?? Secondo te le resistenze che sosstituisco conviene metterle un po piu grosse in potenza?? mi sembra che abbiano lavorato veramente al limite!!! Grazie ancora!!!! Federico
Scritto Da - kaos on 19 Maggio 2006 16:51:38 |
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IZ1DLZ
Italia
9 Posts |
Posted - 20 May 2006 : 23:07:37
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Ciao a tutti, buonasera! Mi permetto di rispondere. Quando restauro/riparo apparecchi d'Epoca, conservo l'involucro degli elettrolitici così: -sui vitone, dopo averli smontati, li svuoto dalla parte di sotto. quelli più antichi sono semplici da disassemblare: basta togliere il coperchio di bachelite/cartone bachelizzato e svuotarlo. quelli con il terminale e la sporgenza filettata richiedono un lavoretto di precisione con trapano semicolonna. Poi dentro ci stanno tranquillamente i moderni elettrolitici (scegli un bel 105° di qualsiasi marca, ma evita i cinesi come la peste.) Per le R, se non trovi da qualche negozio di componenti quelle "d'epoca" per conservare il look si possono mettere le SECI che ha la Esco di PG www.esco.it
Ovvio che l'apparato funziona lo stesso ma.. vuoi mettere una realizzazione pari pari come Mamma Geloso ha fatto?
Ti chiederei di rispettare (per rispetto alle manine che lo cablarono in origine) di conservare la maniacale cura che avevano i cablaggi in aria Geloso.
Quando ero bimbo (sono nato nel 62) qui in Riviera venivano spesso in ferie famiglie Milanesi. Un giorno una Signora mi vide con un saldatore in mano (IL saldatore, il mio primo, un Energo col manico di legno) che mi stavo cablando l'impianto luci sulla bici (fatto con le pile quadre 4,5V)
...Mi disse come fare per mettere i fili in ordine... Due tocchi di dita e realizzò in un secondo e mezzo una treccina sagomata.... quella signora lavorava in Geloso....
..Sto ascoltando i Beatles, e vicino ho un numero di "L' Antenna" di settembre 59... 
Digitale = Medioevale R = V/I ma windows non lo sa! |
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