Ho svolto la mia attività in Geloso S.p.A. dal 1956 al 1966, nell'ambito della sperimentazione sulla televisione in bianco e nero e quindi alle prime ricerche sulla televisione a colori.
In quella sede di V.le Brenta, 29 in Milano, che occupava circa 800 addetti con altre centinaia occupate in aziende collegate, era possibile a chiunque ne avesse interesse e necessità, frequentare reparti di produzione e laboratori incontrando spesso l'ing.Geloso e i più stretti collaboratori con quali, senza nessuna formalità, si poteva discutere qualsiasi problema tecnico e non.
La struttura aziendale prevedeva la costruzione di tutti i particolari elettrici e meccanici che compongono una costruzione elettronica.
E su questa peculiarità che si poteva in qualsiasi momento dare vita ad un nuovo progetto, che spesso partiva dalla mente dell' "Ingegnere" e dallo schizzo della sua penna sempre pronta ad improvvisare un qualsiasi prodotto.
Memorabili erano i disegni costruttivi delle macchine avvolgitrici per trasformatori che consegnava quasi completi ai disegnatori per metterli in"Bella copia".
Vorrei qui aggiungere che l'Ing, Giovanni Geloso partito dalla sua Liguria diretto a New York, dopo aver lavorato presso la "Pilot Company" è stato forse l'unico emigrante di ritorno a fare fortuna negli anni '30 iniziando in via Sebenico, 7 in Milano una attività industriale che si protrasse per oltre quarant'anni.
Non possiamo non ricordare il contributo del primo progettista di cui si avvalse l'Ing. John Geloso: il piacentino Ing. Luigi Negri la mente più fervida dello sviluppo dapprima della ricezione radio, quindi della modulazione di frequenza, ed infine progettista del primo ricevitore televisivo con sistema "intercarrier" presentato alla Fiera Campionaria di Milano nel 1949.
Un aspetto non secondario era la filosofia aziendale nei rapporti con i collaboratori, penso alla visione lungimirante dell'Ing. Geloso che credeva nei giovani aiutandoli con borse di studio e spingendoli a diversificare nell'ambito aziendale le proprie esperienze.
Ricordo i servizi aziendali a favore dei dipendenti: la mensa, la biblioteca, il dopolavoro, l'asilo nido per la forte presenza femminile proveniente dalla zona di Porta Romana, il tutto supportato da un servizio medico interno giornaliero; ricordo inoltre il funzionamento della mensa nel tardo pomeriggio a disposizione dei giovani apprendisti che successivamente frequentavano le scuole serali; non mancavano inoltre prestiti agevolati per l'acquisto della prima casa ecc...
I rapporti con le maestranze erano mediati dalla commissione interna con la quale John Geloso trattava personalmente, risolvendo spesso le questioni con un rapido calcolo con il "regolo calcolatore".
In definitiva l'azienda era un impasto di conduzione familiare ma illuminata; forse l'assenza di una adeguata successione ha portato alla fine di un modello aziendale che, seppure con altre dimensioni, ha avuto a mio avviso, riscontro solo con l'esperienza della "Olivetti" dell’ Ing. Adriano.
Voglio concludere queste brevi considerazioni, ringraziando gli amici Ezio Di Chiaro con il figlio Paolo e l'Ing. Gianmario Garello peraltro tra i più grandi collezionisti di apparecchiature "John Geloso", specialmente per la registrazione magnetica e l'amplificazione, che hanno dato vita a questo sito internet e che, sono sicuro, sarà oggetto di frequenti visitazioni e aggiornamenti da parte degli ancora tanti appassionati "free lance" dell'etere.